La sedia

Collaborare, condividere, percorrere strade nuove attraverso cui rivelare capacità nascoste, per grandi risultati. È questo il presupposto dell’intervento “la sedia”, alla cui realizzazione hanno collaborato con propri disegni artisti e designer a cui abbiamo chiesto una interpretazione di questo antico oggetto. Disegni che gli artisti-artigiani della Sacra Famiglia hanno trasformato in sedie vere.

Il punto di partenza

Sedia: ci si può stare seduti per lavorare, per studiare, per mangiare, per chiacchierare fuori dalla porta nelle sere d’estate, per giocare a carte o bere un bicchiere con gli amici.

Ma ci si può stare seduti anche semplicemente per guardarsi dentro, contemplando il qui e l’ora del nostro tempo.

In questi casi la sedia cessa di essere il comodo supporto di diverse attività. Privata della sua funzione d’uso, la sedia diventa un prolungamento di noi stessi e, piano piano, assume la nostra forma spirituale, il nostro volto segreto.

Piano piano la sedia diventa una nostra proiezione, raccontando di noi molto più di quello che potrebbero dire mille parole. Perché a questo punto la sedia ci esibisce, ci mette in mostra, rivelando le nostre fragilità e le nostre paure.

Ma con esse anche le nostre bellezze e il nostro desiderio di esserci: di stare ben saldi nel mondo.

La sedia

La prima sedia fu un sasso
La seconda fu un masso
La terza fu un trono
La quarta sedia fu un dono
Fu un dono della Thonèt
Che sta bene dove tu la mett.

Questa è un’ode in rima
Che mai fu scritta prima
Alla sedia delle mie brame
Che è la più bella del reame.

Alla sedia meravigliosa
A quella grande eterna cosa
Che gentile e muta accoglie
Le mie a volte stanche spoglie
Che abbandono al suo sostegno
Benvenuto anche se di legno

Tu non fai distinzioni sessuali
Reggi pesi spaventosi
Senza far commenti ansiosi.

Dell’attesa sei l’appoggio
Rendi proficuo il nostro sfoggio
Sia esso il chiacchierare
Oppure a tavola mangiare
Al computer disegnare
O solitari a meditare

Sedia sedia cara e bella
Del nostro tempo sei sorella
Sedia mia meravigliosa
Tu sei grande, eterna cosa!